Che sogno!

DELL’INVERNO, DELLA NEVE E DEL DIVERTIMENTO

a cura di Sara Famiani

Se abitate in un luogo toccato dalla neve di questi giorni e siete tra quelli immancabilmente affascinati dalla sua candida magia, allora forse rimarrete ammaliati anche voi da questo bell’acquerello di Nicola Magrin, che a noi trasmette un senso di estatica, immobile e silenziosa contemplazione del bianco! (abbiamo conosciuto la sua opera sulla copertina del “Le otto montagne” di Cognetti, ma abbiamo scoperto che è autore di diverse copertine, sempre con un segno essenziale e delicato che racconta spesso del paesaggio innevato!

Acquerello di Nicola Magrin

In questi giorni di fine anno abbiamo finalmente dedicato un po’ di tempo a leggere qualche libro ricevuto entusiasticamente in dono, qualche altro accantonato fiduciosamente sul comodino da mesi, qualche articolo messo da parte e qualche approfondimento che aspettava placidamente il suo momento.

Abbiamo raccolto qualche suggestione sulla neve, sull’inverno, sull’idea di divertimento e ci siamo fermati un momento a riflettere su un fatto di notevole portata per il turismo invernale: la non apertura degli impianti sciistici (almeno fino a gennaio).

Non vogliamo certamente risolvere una questione complessa in poche righe, nè sostituirci a più profondi pensatori… ma l’idea che le luci del “luna park” montano siano rimaste (ad oggi) spente, lungi dal farci malinconia, ci sembra di buon auspicio per la possibilità di (ri)scoprire altri passatempi e altri sport per godere della stangione bianca in modo meno frettoloso, meno impattante e forse meno dispendioso per ciascuno e per l’ambiente.

Al turismo da “prestazione”, che sembra avere in sè l’eco del motto olimpicoCitius, altius, fortius!”  ossia “più veloce, più alto, più forte”, ci piace veder contrapporsi un approccio più lento, più profondo e più dolce  alla montagna, specie d’inverno. Un approccio “diversificato” che non sacrifichi tutto (tutto!) alle infrastrutture dello sci alpino, ma che contempli altri sport e altre possibilità di divertimento, in grado di salvaguardare economie e mestieri, turismo e comunità montane.

E se ancora non potessimo raggiungerla, questa agognata neve?

Vi suggeriamo un libro, uscito da poco con cui potrete ubriacarvi di neve per più di 200 pagine: si tratta della “Autobiografia della neve” di Daniele Zovi, edizioni UTET.
Dal microscopico al macroscopico, dalla razionalità all’emozione, questa lettura ci ha immerso in un universo bianco a cui non vediamo l’ora di tornare (dal vero!). Eccone un piccolo assaggio:

“Quella volta sotto la malga […] mi fermai a guardare la notte, il profilo nero degli alberi, il riflesso bianco-azzuro e irreale della neve, e per un istante mi parve di sentire il vero silenzio. Mi sembrò che il bosco stesse trattenendo il respiro”

Autobiografia della neve, di Daniele Zovi, UTET 2020

E per concluder non può mancare un suggerimento social, una pagina Facebook da seguire se questi argomenti vi appassionano e vi ritrovate in questo approccio alla montagna. Parliamo di Alto-Rilievo /voci di montagna, una pagina che raccoglie diversi contributi di scrittori, meteorologi, alpinisti -del presente e del passato – raccogliendone opinioni, riflessioni e spunti per meditare e arricchiere il proprio punto di vista.
Tra tanta  polemica e pochezza di idee, anche i social possono offrire contenuti positivi!

Anche in questo caso, abbiamo scelto un pensiero che ispiri le nostre riflessioni: è di un’alpinista “nostrana” che abbiamo (ri)trovato con vero piacere sulle pagine di AltoRilievo.

«Scalare le montagne è una attività inutile.
Però è inutile come cantare, dipingere.
È un’attività libera, aperta alla fantasia.
È un gioco. Un gioco inteso però nel senso più elevato, come lo intendono i bambini.
Perché è una esplorazione del mondo e, attraverso questa, un’esplorazione di sé stessi». – Nives Meroi

Buone “attività inutili” dunque, a tutti -voi e noi- e a reincontrarci nel 2021!


DISCLAIMER! 🙂
I nostri suggerimenti sono frutto di letture e riflessioni libere e autonome, nulla è stato promesso o ricevuto in cambio. Se li gradirete, o vorrete segnalarci altri spunti di lettura, ne saremo felici!