SCOT’AMO… dal profondo del cuore!

Ci siamo presentate qualche settimana fa e ora è il momento di presentare il nostro portavoce: lo scotano che occhieggia dal bellissimo logo disegnato per noi da PIKA Soluzioni Grafiche!

Per chi abita sul Carso, riconoscerlo e un gioco da ragazzi, meno facile è attribuirgli il nome corretto, visto che spesso c’è chi lo chiama Sommacco e chi – per non sbagliare- opta per … foje rosse – solo che non sono sempre rosse!

Foglie primaverili di Scotano (FOTO E. Moretti – diritti riservati)

Ma lo Scotano è uno solo, il Cotinus coggygria, un trasformista cromatico, mai uguale a se stesso durante le quattro stagioni – uno dei caratteri che di lui preferiamo!

Delle sue famigerate foglie rosse si riempiono le fotocamere di cellulari e fotocamere ad ogni autunno anche se… a ben guardar, di rosso abbonda sia l’inizio e che la fine della sua vita. Infatti, in primavera, quando le tenere fogliette sono più delicate, hanno bisogno di una “barriera” colorata per difendersi, mentre in autunno -quando la clorofilla latita – permette agli altri pigmenti colorati presenti nelle foglie mature di mettersi in mostra in uno sgargiante foliage.

Giovani foglie di Scotano pigmentate di rosso (FOTO E. Moretti – diritti riservati.

Onnipresente in Carso, infaticabile conquistatore della poca landa superstite, protagonista sfacciato ed egocentrico, il suo eclettismo ci permette di viaggiare lontano e di andare a ficcanasare tra antichi mestieri, puzzolenti botteghe e di spingerci oltre i confini del Carso: questo resistente e nebbioso arbusto, infatti, un tempo poteva far la fortuna di coltivatori, monaci, raccoglitori, molinari e conciatori!

Il Cotinus nasconde però molte altre facce e alcune le troviamo – anche stavolta!- proprio nel suo nome…

Non vediamo l’ora di presentarvelo dal vivo!

Immagine di copertina: Foglia autunnale di Scotano – (FOTO S. Famiani – diritti riservati).