Foliage di… Primavera!

Maggio, primavera inoltrata e profumo d’estate. Il momento perfetto per riscoprire la gioia di mettere il naso fuori di casa in questa fase 2. Abbiamo lasciato il mondo là fuori in marzo un po’ grigio e spoglio, con qualche sprazzo di colore dato dalle prime fioriture precoci, e lo ritroviamo ora che è un tripudio di foglie verdi e fiori di tutti i colori. Chi abita fuori città si sarà accorto dei lenti e continui cambiamenti della natura, anzi, in questa forzata riscoperta della lentezza quotidiana avrà imparato ad apprezzarne i suoni, gli odori e i colori. Chi abita in città, invece, sarà rimasto sorpreso nel trovare parchi e giardini cittadini sotto un’altra veste.

Nello scorso mese d’aprile sono spuntate quasi tutte le prime foglie. Nelle mie brevi passeggiate con macchina fotografica al collo e cane al guinzaglio ho osservato quello che accadeva nel mio piccolo “paradiso dietro casa” (avendo la fortuna di abitare a due passi dal bosco), e sono rimasta stupita nel vedere un foliage quasi autunnale, dalle tante sfumature di rosso.

Foliage” di Primavera (FOTO: E. Moretti – diritti riservati)

Quello che accomuna le foglioline rosse che ho fotografato è la loro tenera età: sono germogli, foglie giovani ancora un po’ “acerbe”, e l’autore di queste pennellate di rosso è un pigmento chiamato antocianina, responsabile dei colori rosso, viola e blu nelle foglie, nei fiori e nei frutti di molte piante.

Le antocianine sono onnipresenti nel regno vegetale, in ogni ambiente e in ogni tipologia di pianta, e sono state a lungo studiate. Sebbene la loro presenza nei fiori e nei frutti offre chiari vantaggi nell’attrarre impollinatori e animali che mangiando i frutti maturi poi disperderanno i semi, la loro funzione nelle foglie rimane in parte ancora un enigma per molti scienziati.

Le antocianine sono anche responsabili dei colori rosso, viola e blu nei fiori (FOTO: E. Moretti- diritti riservati).

Le antocianine vengono prodotte dalle foglie in seguito a uno stress ambientale: esposizione a una luce troppo forte o ai raggi UV (un po’ come funziona per la nostra melanina, prodotta quando prendiamo il sole), forti escursioni termiche, gelo, tagli e ferite causate da insetti e altri animali erbivori, inquinamento e mancanza di nutrienti. In molte specie vengono prodotte quando la foglia sta per morire, in autunno: prima che l’albero si liberi delle foglie, deve recuperare la preziosa clorofilla in esse contenuta (il pigmento che permette la fotosintesi e che rende le foglie verdi) e così gli altri pigmenti presenti nelle foglie, i carotenoidi giallo/arancioni e le antocianine rosse, diventano più visibili del solito.

Frutti (disamare) maturi di acero minore (Acer monspessolanum): la colorazione rossa in questo caso non è un segnale per gli animali, in quanto questi frutti, e i relativi semi, saranno dispersi dal vento. Perchè allora sono rossi? Misteri delle piante… (FOTO: E. Moretti – diritti riservati)

Infine molte specie presentano foglie rosse all’inizio della stagione vegetativa. Le giovani foglie non hanno ancora la clorofilla e quindi non sono in grado di fare la fotosintesi e la luce del sole sarebbe solo un danno: le antocianine servono a schermare la luce del sole ed evitare il danneggiamento delle cellule. Solo quando le foglie saranno adulte, le antocianine verranno riassorbite e le foglie appariranno verdi grazie alla presenza della clorofilla!

Così come proteggono le giovani foglie dal sole e da altri stress, sappiate che le antocianine sono dei potenti antiossidanti che fanno bene anche alle nostre cellule, ma questa è un’altra storia che magari vi raccontiamo un’altra volta!