CHE PAURA! UNA PROCESSIONARIA

In questi giorni di inizio primavera, camminando nei boschi (in particolare nelle pinete) della regione, può capitare di vedere lunghe file di processionarie procedere a passo ritmato sul terreno o sui tronchi di pino. Quelle che osserviamo sono larve di Traumatocampa pityocampa, o processionaria del pino, che, fuoriuscite dai nidi, si spostano da un pino all’altro alla ricerca degli aghi più succulenti. Verso maggio le larve mature raggiungeranno il terreno, sempre muovendosi in… processione, per iniziare l’”impupamento”. Le larve, cioè, si imbozzolano e, protette da qualche centimetro di terra, si preparano alla metamorfosi che le porterà dallo stadio larvale a quello adulto. Dalla pupa, o crisalide, a luglio sfarfallerà una falena dal colore grigiastro.

Nido di processionaria: ben visibile una delle larve (FOTO: E. Moretti – diritti riservati)

UN OSPITE spiacevole

La processionaria è un lepidottero parassita di diverse specie di pino (in Friuli Venezia Giulia soprattutto pino nero e pino silvestre). Anche se la sua presenza è molto spiacevole per le piante, le infestazioni raramente pregiudicano la sopravvivenza della pianta ospite. L’albero defogliato risulta sì più debole e sensibile all’attacco di altri parassiti, ma non muore per la presenza delle processionarie. 

Tuttavia le larve di processionaria sono malviste anche per altri motivi. Sono infatti provviste di peli urticanti che possono persino disperdersi nell’aria e possono causare reazioni epidermiche e allergiche, soprattutto in soggetti sensibili. Le stesse reazioni possono colpire i nostri animali domestici, in particolare i cani. Nel caso di inalazione attraverso le vie respiratorie possono inoltre causare reazioni infiammatorie locali (FONTE: Ersa fvg).

COSA FARE ALLORA?

Niente panico, questi bruchetti pelosi possono essere pericolosi, ma non sono mostri pronti ad aggredirci al nostro passaggio in bosco! 

Che siate o meno soggetti sensibili con una propensione a sviluppare reazioni allergiche state comunque attenti a non toccarle e calpestarle, ma non uccidetele in nessun caso! Se girate in compagnia dei vostri amici pelosi teneteli al guinzaglio e controllate dove mettono il muso. Sappiate che la primavera è il periodo in cui sono più presenti e quindi, se volete evitarle, evitate le pinete! 

Come ogni altro organismo vivente, le processionarie hanno un loro ruolo all’interno dell’ ecosistema dove vivono e sono i rapporti con gli altri componenti, viventi e non viventi dell’ecosistema a determinare gli equilibri tra le specie. Non intromettersi in questi equilibri è sempre la cosa migliore, soprattutto se non siamo esperti in materia.  

Pino nero con nidi di processionaria (FOTO: E. Moretti – diritti riservati)

Per quanto riguarda il controllo dei parassiti nei nostri boschi l’organo addetto è l’ERSA FVG, che decide  le misure necessarie per occuparsi della situazione. Infatti:

La lotta alla processionaria del pino risulta obbligatoria in tutto il territorio nazionale ai sensi del D.M. 30 ottobre 2007, 

ma per quanto riguarda il FVG:

In ottemperanza alle disposizioni introdotte, il Servizio fitosanitario, chimico-agrario, analisi e certificazione […] ha stabilito che nel territorio regionale non sussistono aree in cui la presenza della processionaria del pino minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo, condizione per l’applicazione di misure di lotta obbligatoria all’insetto.

ERSA FVG

Se avete “problemi” con le processionarie nei vostri giardini, potete scaricare qui una scheda tecnica prodotta dall’ERSA che vi aiuterà a capire come muovervi.