Dom 31 ottobre: escursione / DAL CALCARE ALLE FORNACI DA CALCE

> Escursione naturalistico-culturale guidata nel carso rurale
> in collaborazione con il FAI – Delegazione di Trieste
> nell’ambito del Festival L’Energia dei Luoghi
> con la speciale collaborazione di Giorgia Zandomeni

Il territorio di Prepotto/Praprot, racchiuso tra dolci rilievi ammantati di vigne affacciati sul Golfo di Trieste, ospita una selezione molto entusiasmante di aziende viti-vinicole carsiche (Kante, Skerk, Lupinc, per citare appena un paio…) , alcune aziende dedite alla lavorazione del marmo (come i Fratelli Zidaric), un piccolo e curatissimo parco tematico, unico nel suo genere, e un paio di straordinari manufatti storici usati per la cottura della pietra carsica.

I vigneti di Prepotto e San Pelagio (foto: S. Famiani – diritti riservati)

Tutto qui ruota attorno al #regnodipietra che sostiene, permea, avvolge e plasma il paesaggio carsico, ne forgia carattere e conferisce gusto ai suoi prodotti, mentre ammalia con una vista aperta che permette di cogliere i riflessi del Golfo passeggiando sull’antica via Gemina di costruzione romana.

Dal centro del grazioso borgo di Prepotto lungo strade e sentieri erbosi, raggiungeremo la vicina “vetta” del Pitnji Vrh (229 mslm), che ospita il piccolo e curatissimo Park Škaljunk Lupinc, ideato da Danilo Lupinc per omaggiare la memoria dei suoi avi attraverso un “bignami” di opere belliche austriache restaurate, come trincee e bunker, ma anche ricostruzione ex novo di opere “civili” della tradizione carsica, come muretti a secco e “hiše”, in un caleidoscopio di opere in pietra (ri)portate alla luce e quindi consegnate alla memoria collettiva in occasione del centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale.

Park Škaljunk Lupinc (foto: S. Famiani – diritti riservati)

Proprio da quassù è anche possibile cogliere – specie in questa stagione – il colpo d’occhio su alcuni manufatti industriali di fine Ottocento: le fornaci da calce per la cottura del calcare… un capitolo meno noto dell’industria della pietra, di cui più spesso si focalizzano gli aspetti estrattivi e monumentali (vedi Cave di Aurisina) ma che raccolgono attorno a loro, servizi accessori fondamentali per la buona riuscita di cantieri e opere edili.

Luogo della memoria, Park Škaljunk Lupinc (foto: S. Famiani – diritti riservati)

Ci racconta qualcosa di questo immenso patrimonio architettonico e culturale Maddalena Giuffrida, penna delicata e attenta che parla del territorio dalle pagine di IES Trieste Lifestyle, un magazine che presenta aspetti curiosi o poco noti di Trieste e del suo entroterra:

“La prima proposta di valorizzare presso il pubblico delle fornaci da calce presenti nel territorio del Comune di Duino Aurisina è arrivata grazie al Festival del Vento e della Pietra, ma molto prima del Festival, a cogliere il valore e a restaurare una delle due fornaci di Kakeš presenti sul Carso ci aveva pensato Giorgia Zandomeni, che ad Aurisina, paese legato alla bianca pietra calcarea, è alla guida di una azienda di marmi pregiati e che nel suo DNA possiede anche una sensibile attenzione alla storia e all’arte.”

Fornace Kakeš (foto: S. Famiani – diritti riservati)

Il restauro filologico, la passione per la storia della pietra, e quindi per il lavoro di artigiano del marmo di Giorgia Zandomeni e l’entusiasmo creativo e contagioso di Fabiola Faidiga, artista visiva, danno origine – circa un anno fa – ad un meccanismo virtuoso, suggerendo la programmazione degli eventi della nuova edizione del Festival L’energia dei luoghi e la collaborazione con il FAI, geneticamente attento a queste meraviglie custodite tra le pieghe del territorio, e con noi guide Estplore, parimenti incapaci di resistere a certe… sirene culturali!

Dunque, a farla breve, come resistere a una passeggiata intrisa di storia presente e passata e di storie di persone, attualissime, che si sono spese per la cura di un territorio e la sua tutela?

Qui di seguito i dettagli per partecipare!

DETTAGLI ESCURSIONE: 

– il ritrovo è fissato alle ore 10 presso il parcheggio presso il centro del paese di San Pelagio / Šempolaj;

  • l’escursione, della durata di due ore – 2 ore e mezza – 3 ore circa, prevede una semplice passeggiata ad anello lungo sentieri e strade sterrate (difficoltà turistica) da San Pelagio, verso Prepotto fino all’antica Fornace da calce e rientro a piedi al punto di partenza;

– per la partecipazione NON è previsto l’obbligo di Green Pass;

– si consiglia di portare con sè: merenda o spuntino e bevanda; è consigliato inoltre indossare abbigliamento tecnico a strati e scarpe chiuse gommate;

– la conclusione dell’evento è prevista attorno alle ore 13.

INFO E ISCRIZIONI

INFO:
Info su quota di partecipazione e prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a: segreteriafaifvg@fondoambiente.it specificando il nominativo dei singoli partecipanti e un recapito telefonico collettivo.

Oltre alla quota Estplore, la quota di partecipazione comprende anche una somma per la mission del FAI di tutela e valorizzazione dell’ambiente.

VUOI “PREPARARTI” ALL’USCITA?

Leggi per intero il bell’articolo di Maddalena Giuffrida, anima dell’agriturismo Juna di Aurisina, sull’ultimo numero di IES Trieste Lifestyle – lo trovi in versione cartacea gratuita in questi punti distribuitivi!